Luca Regina e Tino Fimiani vincono il Bronzo al Festival Mondiale del Circo di San Pietroburgo.
Nella magica cornice del Circo Ciniselli di San Pietroburgo, il primo circo a diventare “stabile” in Russia, si è tenuto dal 12 al 15 settembre uno dei più grandi eventi del Circo Internazionale: Il Festival del Circo Senza Frontiere. L’evento, alla terza edizione, ha incoronato star mondiali il duo “Lucchettino”, al secolo Luca Regina e Tino Fimiani.
La storica coppia della clownerie all’italiana, si è aggiudicata la medaglia di Bronzo e anche il premio speciale della giuria, conquistando il pubblico russo e impressionando la critica, missione non così scontata quest’ultima, in un paese che vanta leggendarie tradizioni nel campo delle arti della pista.
Arturo Brachetti, che li ha portati con sé in tutto il mondo nel cast degli spettacoli “Magiko” e “Brachetti che Sorpresa!”, li ha definiti “giocolieri del nonsense, virtuosi dell’assurdo”. Nel 2014 “Le Figarò” recensì una loro performance definendoli “I nuovi Laurel & Hardy italiani”. Negli anni novanta Luca e Tino imperversavano in tutti i festival del Teatro di Strada italiano, portando alla ribalta la loro Vis Comica irresistibile e la loro abilità nella giocoleria e nei giochi di prestigio.
La Russia non è un paese del tutto nuovo per loro, perché nei primi anni duemila hanno completato la loro formazione proprio presso la prestigiosa Scuola di Circo di Mosca. Ora è San Pietroburgo a tributargli il meritato riconoscimento internazionale.
Il “Ciniselli” è il più antico circo stabile russo. Fu costruito nel 1875 da Gaetano Ciniselli, impresario circense milanese, su una precedente struttura in legno.
Il festival internazionale “Senza Frontiere”, riunisce artisti circensi provenienti da ogni parte del mondo e offre loro un’opportunità unica di esibirsi in una delle patrie storiche del circo. Un progetto multiculturale su larga scala che vuole superare barriere politiche e culturali che con l’arte non hanno nulla a che fare.
Ci auguriamo che il riconoscimento ottenuto dai nostri Luca e Tino possa essere il primo passo per ricucire, almeno dal punto di vista artistico, il vecchio continente ferito, e che dalla condivisione di un sorriso possa di nuovo farsi strada la voglia di pace.