Esiste una burocrazia al servizio della buona amministrazione e una burocrazia fine a se stessa. Il 2016 si era aperto con la promessa della dirigenza dello Spettacolo dal Vivo del MIBACT di una maggiore attenzione alle attività del nostro settore, non fosse altro che per rendere la modulistica ministeriale aderente alla tipologia di attività per la quale i contributi vengono riconosciuti. Niente da fare: con le modifiche intervenute in corso d'opera, a Marzo per la scadenza dell'11 Aprile, molti operatori si sono trovati addirittura nell'impossibilità di chiudere la domanda di contributo perché alcuni campi obbligatori non erano compatibili con le caratteristiche dei soggetti richiedenti.

La battaglia dell'ANAP per la riaffermazione del "buon senso", che ci ha visto opposti al Servizio Teatro del MIBACT, è durata circa una settimana, ma grazie all'aiuto dell'ANCI e al gioco di squadra degli associati coinvolti, si è conclusa positivamente, a beneficio di tutto il settore.

La vexata quaestio riguardava la qualifica INPS gestione ENPALS del personale in forza all'ente richiedente, e rappresentava un ostacolo insormontabile per quei soggetti (come i Comuni o alcune associazioni) che non potevano dichiarare di avere in organico lavoratori dello spettacolo (in particolare si trovavano in questa condizione buona parte di coloro che avevano fatto domanda sull'Articolo 18 – FESTIVAL).

Sebbene questi soggetti fossero stati già riconosciuti per il triennio 2015-2017, quest'anno la scheda ELENCO PERSONALE richiedeva che fosse specificato necessariamente per ciascun dipendente il Codice INPS gestione ex ENPALS. Il campo, essendo bloccante, non consentiva ai nostri enti associati (e a molti altri) di chiudere – secondo le stesse indicazioni del Ministero – la domanda di contributo.

Dopo una prima dichiarazione di disponibilità a risolvere il problema da parte della Dott.ssa Ferrante, Direttrice del Servizi Teatro e Circo, l'amministrazione del MIBACT aveva poi fatto marcia indietro e deciso di non ammettere eccezioni, invitando gli enti in questione a indicare "almeno un dipendente in agibilità exENPALS" per poter chiudere validamente la richiesta di contributo.

Ovviamente, vista l'impossibilità di provvedere in tal senso da parte di questi enti, la nostra opposizione è stata totale.

Abbiamo fatto notare al MIBACT come la scheda ELENCO DEL PERSONALE contenesse evidenti INCONGRUENZE, poiché ammetteva l’inserimento di tipologie contrattuali (ad esempio: lavoro accessorio) che non trovavano riscontro nei raggruppamenti delle categorie previdenziali proposte. Ne abbiamo dedotto che l’obbligo di specificare un codice relativo ad uno dei raggruppamenti exENPALS nel campo CODICE INPS, fosse il risultato di una ERRATA IMPOSTAZIONE DELLA MODULISTICA. 

Su questa delicata questione abbiamo chiesto l'appoggio dell'ANCI e alla fine, anche a seguito di una lettera congiunta da parte del nostro Presidente Carlo Lanciotti, e dei Sindaci dei Comuni interessati, il sospirato ascolto da parte del Ministero è arrivato. L'amministrazione di Piazza Santa Croce in Gerusalemme, a due giorni dalla scadenza per la presentazione delle domande 2016, ha infatti autorizzato – per la scheda ELENCO DEL PERSONALE – l'utilizzo di codici "assimilabili a quelli exENPALS" a tutti gli organismi associati.

 

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