5 Candidature a Creative Europe per le Arti Performative italiane. In arrivo investimenti per 3,2 milioni di euro se tutti i progetti verranno approvati. ANAP e Open Street aisbl hanno formato i progettisti, favorito i partenariati europei, offerto consulenza a tutti i progetti in questione.

 

All'appuntamento con l'Europa per il 2016, le Arti Performative Italiane non si sono fatte trovare impreparate, e hanno messo a frutto tutto il loro potenziale di idee e di innovazione, costruito partenariati internazionali molto forti e presentato diverse applications all'Agenzia Cultura della Comunità Europea per la Call Creative Europe / Cooperation Projects 2017 che scadeva il 23 novembre.

5 di questi progetti hanno visto protagonisti l'ANAP e la rete OPEN STREET. Al 30 Luglio risale infatti l'incontro di formazione ANAP per la progettazione europea realizzato a Sarnico (BG) in occasione del Sarnico Buskers Festival. In quella sede sono stati piantati i primi semi di quelli che poi sono diventati progetti concreti raggiungendo il traguardo della candidatura.

Il primo di questi progetti è "YEAHYoung European Audience Happenings", che vede capofila la Proloco di Sarmede e il Festival "Le Fiere del Teatro" in partenariato con Sementes, Festival Internacional de Artes Para o Pequeno Pùblico, Almada (PT) e SuperVlieg SuperMouche Festival Jeune Public, Bruxelles (BE). La richiesta di contributo EU di 200.000 € integra un bilancio complessivo di 335.000 € a favore di attività volte ad avvicinare al mondo dei giovani il Teatro e lo spettacolo in generale.

Il Comune di Montegranaro è capofila del progetto "POETIC INVASION (of the Cities)" che coinvolge altri due fondatori di Open Street aisbl (il Festival La Strada di Brema – DE e il Teatro Nazionale di Sibiu – RO) nonché la stessa associazione internazionale Open Street di Bruxelles – BE. La richiesta di contributo alla comunità europea è ancora di 200.000 € a fronte di un investimento totale di 350.000 €. Il progetto è dedicato alla promozione dello spettacolo in spazi non convenzionali e ai linguaggi del teatro di strada, come strategie per l'Audience Development. Il progetto (sotto il nome di PerforActive Europe) era già stato candidato a Creative Europe nel 2014 ottenendo un punteggio di 82/100, un punto in meno rispetto all’ultimo finanziato. Speriamo che questa sia la volta buona !

Tra le proposte più originali troviamo poi "MYSTERIES & DROLLS", un progetto capeggiato dal Comune di Certaldo e quindi dal Festival Mercantia, che vede un partenariato molto esteso: Festival of Fools, Belfast (UK); Teatr A, Gliwice (PL); Tempus Fugit, Lörrach (DE); Cie Maracaibo (ES). Il piano di attività di M&D vuole indagare le comuni origini del teatro sacro e del teatro popolare, alla ricerca di caratteri comuni alle culture teatrali d'Europa e al fine di rilanciare quei caratteri che rendono l'atto teatrale "performativo" (dimensione rituale, unicità della performance, primato dell'azione umana), e che possono garantire al teatro contemporaneo di preservare un rapporto viscerale con il proprio pubblico.

Ci sono poi altri due progetti che hanno coinvolto Open Street aisbl come partner.

Il primo di questi è "YORICK" del Teatro Mancinelli di Orvieto, un progetto di larga scala della durata di 4 anni con un piano di spesa di 1.600.000 € e ispirato all'Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam. Nella fattispecie si prevede un Festival della Follia a Orvieto, con interventi di Teatro di Strada e d'Arte Buffonesca, oltre a coproduzioni internazionali e varie attività che coinvolgono Italia, Belgio, Spagna, Finlandia, Serbia, Francia, Romania.

Il terzo progetto che coinvolge Open Street aisbl in qualità di partner è "EUSTART", realizzato dal Comune di Gerace (Festival Internazionale d'Arte di Strada Il Borgo incantato) in partenariato con Slovenia, Croazia, Spagna oltre che con Open Street (BE). Il progetto è volto allo sviluppo a tutto campo delle street arts, prevede azioni di settore e di circuitazione di artisti e compagnie. Il tutto per un investimento complessivo di 332.000 €.

La presentazione di queste candidature ovviamente non implica che questi progetti siano tutti realizzati, ma è di per sé un grande successo delle strategie di rete e degli sforzi compiuti in campo formativo per aumentare la capacità progettuale degli operatori italiani in merito alle occasioni europee.

Open Street aisbl e ANAP hanno scelto di non stare al traino dei progetti (spesso molto autoreferenziali) dei paesi del Nord Europa, ma di puntare ad una cooperazione più equilibrata ed inclusiva, che non discrimini l'area mediterranea e l'Est, e che infine porti paesi come il nostro a recuperare il ruolo – mutuato dalla storia – di protagonista della vita culturale europea.

 

 

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