Comunicato dell’ANAP “La Cultura è Sicura”

Con il DL 172 del 26 novembre 2021 il Governo Italiano ha rafforzato lo strumento del Green Pass impedendo alle persone non vaccinate contro Sars-Cov2, di partecipare alle attività culturali, anche quando le suddette siano in possesso della certificazione verde acquisita con tampone negativo.

Questa ulteriore stretta sta producendo nuove sofferenze tra gli operatori e artisti del nostro comparto. Sale mezze vuote nei piccoli teatri, contratti persi per una parte dei nostri lavoratori, produzioni in difficoltà. Sofferenze che si vanno ad aggiungere alla necessità, per i lavoratori non vaccinati, di dover sostenere personalmente i costi dei tamponi.

L’Associazione Nazionale Arti Performative, aderente AGIS, in linea con i princìpi della campagna indetta nel 2020 “SENZA CULTURA SI MUORE” (5.000 firme) intende ribadire con forza che “LA CULTURA  E’ SICURA”.

Dall’inizio della pandemia ad oggi non si sono MAI verificati focolai di infezione nei teatri, nelle manifestazioni all’aperto e in qualsiasi altro luogo dedicato agli eventi culturali, e ciò anche grazie alla dedizione e alla serietà con la quale gli operatori del settore si sono adoperati per la sicurezza. Ciò nondimeno la Cultura e lo Spettacolo dal Vivo hanno pagato in assoluto uno dei costi più alti tra i settori colpiti dalle misure per il contenimento del Covid19.

Ancora una volta constatiamo un approccio ideologico che relega la Cultura a settore “non essenziale”, e ideologia è anche quella con la quale si infierisce su una fascia di fruitori e di lavoratori della cultura, rei di aver compiuto una scelta a tutt’oggi ancora legittima, vista l’insussistenza di un esplicito obbligo vaccinale.

Come contropartita ci viene offerta la possibilità di tornare a riempire al 100% i luoghi di spettacolo (benché permangano anche su questo incoerenze tra diversi livelli istituzionali). Ebbene noi rispondiamo che il nostro pubblico non sarà mai al 100% finché ci saranno categorie discriminate.

I luoghi della Cultura e dello Spettacolo dal Vivo sono luoghi di inclusione sociale e di dialogo, il tipo di discriminazione della quale ci viene chiesto di essere complici è inconciliabile con i nostri valori e con la nostra missione culturale e sociale.

Chiediamo perciò:

– l’immediata rimozione del Green Pass rafforzato per l’accesso del pubblico agli eventi delle Arti Performative indipendentemente dalla classificazione della zona di rischio (bianca, gialla, arancione)

– nell’interesse della salute pubblica chiediamo che le attività di screening siano rese eventualmente necessarie tanto per i lavoratori non vaccinati quanto per i vaccinati

– contemporaneamente chiediamo allo stato di sostenere i costi dei test (tamponi antigenici) dei lavoratori del nostro settore, in considerazione della loro insostituibile funzione sociale e culturale

– chiediamo che gli organi preposti si attivino per una campagna informativa e per controlli volti a dissuadere le vessazioni nei confronti dei nostri lavoratori ai quali spesso viene richiesta la vaccinazione come presupposto per poter svolgere la propria attività, pur non essendo per loro obbligatoria.

Abbiamo un’ultima richiesta che non è ultima per importanza. Se è vero che in emergenza sia spesso doveroso adeguare norme e regolamenti alla situazione contingente, non è altrettanto accettabile che a distanza di quasi due anni dall’inizio di questa emergenza si continui a dare risposte di tipo eccezionale e provvisorio a problemi sistemici. Pur comprendendo le difficolta che la situazione emergenziale comporta, non è accettabile che i diritti fondamentali dei cittadini siano oggetto di norme caduche, che vengono continuamente riviste con cadenza di poche settimane, perché questo non può che avere come effetto a lunga scadenza, il deterioramento del rapporto di fiducia tra il legislatore e coloro che alle norme sono sottoposti. Su questa fiducia è fondata la nostra democrazia.

Dopo 22 mesi dall’inizio della pandemia chiediamo trasparenza, organicità, investimenti strutturali nella cultura come nella sanità e nella scuola, mentre ribadiamo il nostro “NO A NORME CONTRADDITTORIE E PRECARIE” che si rincorrono l’un l’altra, si sovrappongono con incongruenze e lacune, che ledono il principio di legalità e la certezza del diritto.

 

ANAP, Roma, 10 Dicembre 2021

One comment on “La Cultura è Sicura
  1. Lisa ha detto:

    Grazie!Finalmente una voce nel settore cultura e spettacolo che denuncia la discriminazione in atto,sempre più pesante, ché è cominciata il 6 agosto con l’introduzione del GP.
    Se servisse aumentare i firmatari di questo comunicato,magari per farlo diventare un comunicato dell’AGIS tutta,fate sapere come aiutarvi.

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