ANAP lancia la campagna “PER UN TEATRO DELLE CITTÀ”, un’iniziativa senza precedenti che a partire dalla sensibilizzazione dei cittadini e dalla mobilitazione di personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’università, vuole generare una presa di coscienza da parte della politica e delle istituzioni sul valore culturale, sociale e civico dello spettacolo urbano.

Il manifesto “SOSTENIAMO IL TEATRO DELLE CITTÀ”, disponibile anche qui di seguito, è già oggetto di una petizione pubblica che può essere sottoscritta su change.org a questo indirizzo: https://chng.it/W7YnVsWJsX e sarà portato all’attenzione di artisti, operatori culturali, intellettuali, ricercatori, amministratori.

Di fronte ad un sistema culturale italiano anacronistico e ingessato, permeato dalle logiche del “consumo culturale” massificato e centralizzato, facciamo appello a tutti coloro che ritengono il “Teatro delle Città” un elemento strategico per la diffusione di un’arte e di una cultura più vicina alle comunità e ai territori, per l’innovazione nella creazione artistica, per la conservazione e lo sviluppo dell’identità culturale del nostro paese.

A fronte dei 450 ML di Euro che ogni anno il Ministero della Cultura investe nel Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, le attività del Teatro Urbano sono sostenute solo per lo 0,07% del fondo. A poco è servito ribadire in ogni sede, dalle audizioni parlamentari ai convegni nazionali ed internazionali, che quello del Teatro Urbano è il pubblico più numeroso che sia mai esistito, che l’impatto culturale, sociale, economico di queste attività è enorme.

Intendiamo dunque “alzare l’asticella” e lanciare una rivendicazione ancora più forte, che culminerà con una vera e propria “invasione del Senato”, il 24 ottobre prossimo, un evento nel quale avremo possibilità di incontrare tutte le forze politiche e indirizzare le nostre più importanti istanze direttamente ai vertici del Ministero della Cultura.

In questa battaglia dobbiamo essere tutti impegnati. Fate girare la petizione, sensibilizzate colleghi operatori e artisti, cittadini, associazioni e istituzioni del vostro territorio.

 


MANIFESTO

SOSTENIAMO IL TEATRO DELLE CITTÀ
Per un una politica culturale che riconosca e promuova il teatro urbano

Il teatro è il rito sociale nel quale si rivela e si afferma l’identità collettiva di una comunità. Non esiste teatro senza comunità e nessuna comunità può prosperare se viene privata del teatro.

Prima di chiudersi nelle sale, di agghindarsi di velluti rossi, di mettere a reddito palchetti, platee e loggioni, il teatro italiano ed europeo nasce dentro la città, nei borghi, nello spazio pubblico. L’abbraccio tra il pubblico più genuino – quello della strada e della piazza – ed il teatro urbano, non si è mai sciolto: dai “Misteri” del Medioevo, ai Comici dell’Arte del tardo Rinascimento, al Teatro Viaggiante e all’Arte di Strada, fino alla ricerca e alla sperimentazione della fine del ‘900. È a partire da questo fermento, da questo meraviglioso connubio di colto e popolare, che il nostro paese ha saputo esprimere alcune tra le sue più importanti eccellenze artistiche, riconosciute a livello internazionale. Con quelle tradizioni hanno dialogato anche Maestri come Petrolini, Totò, Fellini, Zeffirelli, Pasolini, Fo, Benigni, Gaber, De Andrè…

Sommerso da un sistema culturale anacronistico e ingessato, permeato dalle logiche del “consumo culturale” massificato e centralizzato, oggi la “prima linea” del Teatro italiano, quel teatro che arriva anche dove il teatro non c’è, che ama lo spettatore, che eleva la città a protagonista, che abbraccia e scalda la comunità, è ancora il teatro di strada e di piazza.

Questo teatro ha più pubblico di qualsiasi altro, un pubblico universale e appassionato. Influenza e crea tendenze che contaminano moltissimi linguaggi della scena. È capace di valorizzare le nostre bellissime città e i nostri magnifichi borghi, con più successo di qualsiasi iniziativa di marketing. Ha un impatto culturale, sociale, economico fortissimo sui territori che lo ospitano.

Questo teatro però non è destinatario di una politica culturale adeguata. Le sue istanze non sono comprese. Le sue consuetudini sono diverse da quelle del teatro di sala e sono motivo di discriminazione nell’attuazione delle politiche esistenti. I fondi assegnati alle compagnie e ai festival del comparto sono quasi inesistenti. Mentre altri paesi, prima fra tutti la Francia, sostengono in modo convinto tutte le fenomenologie dello spettacolo urbano, il nostro paese, che ne è stata da sempre la culla, non investe minimamente per la formazione dei suoi artisti, per sostenere la sua creazione, per favorire la sua distribuzione e la sua promozione.

Chiediamo al Governo e alle più alte istituzioni dello stato, di riconoscere maggiormente il patrimonio collettivo del teatro urbano, di sostenere le sue attività e di unirsi agli sforzi delle città e di tutti i comuni italiani che durante l’intero arco dell’anno lo ospitano e lo promuovono.

Scarica il manifesto in PDF e condividilo con i tuoi contatti:

 Manifesto

https://chng.it/W7YnVsWJsX Firma la petizione online!

Lascia un commento